Lungomare di Bari
Lungomare Araldo di Crollalanza Bari Bari
Si sporge sull'Adriatico, adagiata sulla costa pugliese, questa splendida città così solare piena di tradizioni e fascino: è Bari.
Il Lungomare di Bari è uno dei migliori esempi di intervento del fascismo sull’urbanismo svolto durante il regime.
L’intento dei Fascisti era di rimodellare Bari, capace di essere sia un centro propulsore regionale sia una testa di ponte verso l’Oriente ed inserita nell’obiettivo di espansione del regime a livello economico e militare. In realtà l’idea rimane più propaganda che realtà essendo la politica economica espansiva conclusa dal 1925 e l’espansione verso l’Oriente materializzata dai faticosi tentativi di espansione coloniale.
Percorrere il lungomare di Bari è tuttavia particolarmente interessante per capire meglio la retorica fascista, per il quale il mare è considerato come un legame tra la modernità e il passato marinaro e commerciale e dove l’architettura mescola la modernità e la tradizione del patrimonio artistico regionale.
Inaugurato nel 1927 e lungo 15 km il lungomare è stato ampliato per collegare la Fiera del Levante (edificata nel 1930). Le opere dell’era fascista sono significative e rappresentano il nuovo assetto amministrativo e direzionale di Bari. Da notare, l’Albergo delle Nazioni realizzato tra il 1932 e il 1935 le cui interessante forme sono incentrate sulla soluzione d’angolo, il Kursaal Santalucia, tra il 1922 e 1927, notevole per i suoi ornamenti floreali del tardo liberty associati alla forma di blocco compatto. La struttura forse più emblematica rimane il Palazzo della Provincia, costruito tra il 1932 e 1934, con la sua famosa torre riconoscibile che dialoga con il centro antico della città doppiando il campanile della cattedrale.